Blonde Roots, Bernardine Evaristo

09.03.2022

Buondì! 

Oggi vi parlerò di un libro che ho finito di leggere da un po', ma per il quale non trovavo le parole giuste: Blonde Roots.

Sebbene in Italia questo romanzo sia uscito nel 2021( Il titolo italiano è Radici Bionde, edito da SUR) è stato pubblicato per la prima volta in UK nel 2008. Si tratta dell'esordio alla narrativa di Bernardine Evaristo, scrittrice ben nota per Ragazza, donna, altro (raccolta di racconti edita nel 2019 in Italia sempre da SUR).

MA PASSIAMO ALLA TRAMA!

In un mondo capovolto le vittime della tratta degli schiavi sono i bianchi (bianki), mentre i neri (nehri) hanno fondato l'impero coloniale di Grande Ambossa e usano la città di Londolo (risuona un po' Londra?) come centro per il commercio di schiavi da smistare e imbarcare verso lontane piantagioni di canna da zucchero. Voce narrante è Doris, donna inglese strappata alla sua terra natia e resa schiava quando era ancora una bambina.

La narrazione si apre con il suo tentativo di fuga, durante il quale ripercorrerà con flashback la sua vita fino a quel momento, rendendoci partecipi delle sofferenze e ingiustizie subite da chi è reso schiavo.

COSA NE PENSO

"Ogni cosa è soggetta a interpretazione: quale interpretazione prevalga in un determinato momento dipende dal potere e non dalla verità"

Con questa citazione di Nietzsche si apre il libro e la trovo perfetta per  ciò che la lettura stessa suscita.

Se fosse stato l'uomo di colore a rendere schiavo l'uomo bianco, adesso il mondo sarebbe diverso? Sarebbero andate davvero diversamente le cose? La storia come la conosciamo, non esisterebbe?

Forse si... ma diciamoci la verità: no.

L'idea di Bernardine di presentarci un tema noto sotto un punto di vista capovolto è stupenda, ci fa riflettere sul fatto che cambiando l'ordine degli addendi, il risultato non cambia.

Cambiando colore di pelle ad uno schiavista, non lo si rende migliore, rimane la crudeltà fra pari, fra esseri umani... il mondo non sarebbe poi così diverso, se a cambiare fosse solo il colore della pelle e non il cuore di chi agisce.

Di questo romanzo ho apprezzato moltissimo la scrittura minuziosa di dettagli: sono questi a fare la differenza, senza non avrebbe lo stesso sapore.

Ogni cosa è ben descritta, con puntualità e sprezzante ironia. La scrittrice non si limita a dirci che la storia è capovolta, ci immerge in essa con tante, piccole osservazioni.

Un esempio può essere come i nehri considerano le bianke completamente estranee al loro canone di bellezza: troppo magre, senza forme, con capelli lisci come spaghetti; oppure il fatto che le città dell'Europa siano descritte come orribili, poiché troppo grigie e gli Europei dei barbari senza emozioni( nonché assolutamente inspiegabile l'uso di così tanti vestiti sulla pelle!).

Come già detto, le descrizioni fanno la differenza, è grazie ad esse che questa idea del mondo capovolto prende tutto l'interesse del lettore. Ci sono parti narrative che ho trovato deboli, ma nel complesso è un buon libro!

L'ho letto in inglese, non è stato facile per il linguaggio utilizzato ma estremamente interessante. Bernardine ha la capacità di tenermi avviluppata alle pagine, anche nelle parti meno avvincenti, semplicemente con il suo originale stile di scrittura.

Consiglio molto questa lettura: un punto di vista diverso, provocatorio, brillante, su uno dei momenti bui della storia del genere umano che, visti i tempi, non sembra aver fatto grandi progressi.

Non mi dilungherò in considerazioni politiche e quant'altro, questo è un posto sicuro dove mi piace parlare di cose belle e di libri, ma ci tengo a fare un appello: Leggiamo, leggiamo sempre. Non dimentichiamo il passato e mettiamoci sempre nei panni dei vinti. Impariamo a vedere la storia da un punto di vista diverso dal nostro. E non smettiamo mai di cambiare le cose.

CONOSCIAMO UN PO' LA SCRITTRICE!

Bernardine Evaristo è nata a Londra nel 1959 da madre inglese e padre nigeriano. È autrice di otto romanzi e di testi teatrali e critici. Da sempre si impegna in campagne per l'inclusione e la visibilità degli artisti di colore. 

Ragazza, donna, altro nel Regno Unito è stato il primo libro di una donna di colore ad arrivare in testa alla classifica della narrativa tascabile.

CON CHI HO LETTO QUESTO LIBRO

L'ho letto con un gruppo di lettura che adoro: Perle di Visibilità organizzato da Leah( @whatleahsreading) e Claudia ( @booksandthrills_).

Ogni mese ci dedichiamo ad una tematica legata al concetto di minoranza. Novembre è stato il mese della violenza contro le donne, Dicembre immigrazione.. Febbraio si è incentrato, in linea con le date mondiali, sulla storia afroamericana (febbraio infatti è il black history month ).

Durante la lettura ci confrontiamo sulla chat di telegram e a fine mese ci incontriamo su zoom per discuterne: ci sono membri del gruppo che vivono in altri stati, è bellissimo come la lettura riesca ad unire luoghi così distanti! Parlare con loro è sempre un buon nutrimento per la mia mente.


Vi ho incuriositi con questa recensione? Le tematiche affrontate sono di vostro interesse?

Se volete, leggo con piacere i vostri pensieri.

Alla prossima!

Kalpanā


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