Roberta Marcaccio si racconta. Intervista all'autrice di Heidi, nessuna stella deve morire

29.08.2023


Buongiorno!

Oggi vi propongo un'intervista alla scrittrice Roberta Marcaccio, con cui ho recentemente collaborato leggendo il suo ultimo romanzo Heidi, nessuna stella deve morire (trovate il mio pensiero al riguardo proprio qui). Ho pensato di farvela conoscere tramite la bella chiacchierata che ci siamo fatte e magari, chissà, potrà venirvi voglia di leggere ciò che scrive. Va bene, iniziamo!


Ciao Roberta, innanzitutto grazie per questa collaborazione e la possibilità di questa intervista. Mi piace l'idea di far conoscere ai lettori la scrittrice che sta dietro Heidi.Allora, bando alle ciance… partiamo! Come è nata la passione per la scrittura?


Devo tutto alla mia nonna materna. Quando io, mio fratello e le mie cugine eravamo piccoli lei ci radunava e, per farci stare buoni, ci raccontava storie e leggende misteriose e horror. Aveva la capacità di tenerti incollato alla sua voce. Da ragazzina (dieci, undici anni) mi portavo appresso un quaderno con l'intenzione di scrivere il mio primo giallo. Ho scritto da sempre: poesie, riflessioni, diario. La svolta invece l'ho avuta a trent'anni circa, mentre scrivevo una lettera a un'amica mi sono detta: voglio diventare una scrittrice!


Che bello, una passione lunga una vita! Vuoi spiegare ai lettori quali generi letterari coinvolgono i tuoi scritti (e perché hai scelto proprio quelli)?


In realtà non ho scelto un genere in cui far rientrare le mie opere; quando scrivo penso solo alla storia che ho in mente. Incasellare un romanzo in una categoria è un'operazione riduttiva. Nelle mie storie c'è l'amore, ma non sono riconducibili al romance. C'è la crescita dei personaggi come nei romanzi di formazione. A volte c'è il mistero, come in un giallo ma senza omicidio o indagini. In alcuni racconti c'è l'oscurità che di solito colora i noir. E c'è tanta narrativa.

Vorrei essere considerata una narratrice di emozioni autentiche, quelle che colorano la vita vera di tutti i giorni. Se esiste un genere che le include, è quello a cui appartengono i miei scritti.


Hai scritto sia romanzi che racconti/raccolte di racconti. Quale dei due stili di scrittura ti diverte di più in fase di creazione?


Senza dubbio il racconto.

Amo la scrittura in ogni sua forma, ma il racconto è sicuramente più divertente e impegnativo.

Il confronto tra l'autore e il racconto è una sfida. Si deve dire tutto, senza dire tutto. Si deve omettere, senza omettere troppo. Si devono centellinare le parole e usare solo quelle perfette. Si devono mostrare i personaggi, le emozioni, e la storia deve avere una trama.

Il racconto è anche un'ottima palestra.


Le tue letture corrispondono ai generi che scrivi(sebbene come hai detto prima, non siano catalogabili in un genere)?


Abbastanza!

Roberta lettrice ama la narrativa "femminile", i thriller, i noir, i classici (che ho abbandonato da un po'), i romance ma solo quelli frizzanti, i manuali di scrittura, i libri di crescita personale e tutti quelli che riguardano il benessere olistico. Tra questi il mio genere preferito è il thriller, che non ha alcuna corrispondenza con ciò che scrivo.

Pubblicare un giallo è un sogno che ho nel cassetto da una vita. Chissà!


Hai detto bene, chissà! la vita è tutta un grandissimo punto interrogativo. Ok, adesso lascio un attimo il terzo grado per focalizzarmi su Heidi, il romanzo che ho letto per la nostra collaborazione. Ti ricordi il momento in cui ti sei detta: "scriverò questo!"?


Sì, perfettamente!

Stavo partendo dalla Val Gardena, avevo trascorso il giorno precedente in un paradiso incantevole: l'Alpe di Siusi. Le emozioni che ho vissuto durante quella breve vacanza non dovevano andare disperse. Durante il viaggio di ritorno verso casa ho preso appunti sulla storia che avrei scritto: i nomi dei personaggi, le loro caratteristiche e il soggetto principale. Ero così eccitata che pochi giorni dopo avevo già acquistato una copia di Heidi (l'originale della Spyri), scoprendo che la mia protagonista si chiamava come l'autrice del famoso classico: Johanna. Se non era un buon segno quello, non ne avrei ricevuti altri! L'Universo mi stava dicendo che dovevo scrivere quella storia e così è stato. 

Aggiungo un dettaglio, giusto per togliere ogni dubbio: Il mio romanzo non è un retelling di Heidi della Spyri, ma una storia completamente diversa.


Hai fatto bene a specificare, per coloro che non hanno ancora letto il tuo romanzo! Quale dei personaggi rimane il tuo preferito, nonostante tutto e tutti?


Il mio personaggio preferito è lo zio Hubert, perché a lui ho donato la mia anima, l'ho percepito in tutte le sue sfumature. Tuttavia, il personaggio che mi sono divertita di più a delineare è Leonardo, una figura secondaria che avrà nella storia il suo riscatto e in qualche modo sarà, per Johanna, l' àncora cui aggrapparsi quando ogni scelta diventerà difficile.


Hubert è anche nel mio cuore, ma come sai la mia preferita è la Barbara:)

In Heidi ci sono delle squisite descrizioni di cucina… quanta fame mi è venuta leggendo questo

libro!! Che rapporto hai con il cucinare?


Ahahah! Non sei l'unica.

Con la cucina ho un rapporto di amore e odio. Non sono bravissima, ma neanche una frana totale.

Però mi piace mangiare bene (anche se ormai sono solo poche le cose che posso mangiare).

Nella mia famiglia di origine e in quella che ho costruito, il cibo è uno degli elementi attorno cui ruotano la convivialità, la socialità, il nostro rapportarci l'uno all'altro, il dialogo. E la stessa cosa accade con i nostri amici più stretti. Cucinare, apparecchiare, preparare per gli ospiti o noi stessi sono i momenti in cui nascono i rapporti più belli e veri, in cui le risate e le parole allietano in nostro tempo assieme. Ovviamente questa è la mia esperienza e credo non sia replicabile per tutti, e forse è per questo che nelle mie storie (quasi tutte) si cucina e si mangia.


Sono anche molto belle le immagini che ci riporti della montagna, sfondo meraviglioso di gran parte della narrazione. Ami molto la natura?


Sì, tantissimo. La natura mi rigenera. Amo camminare nel verde, perdermi nella maestosità delle Alpi, respirare l'aria di mare o ammirare un lago o un fiume. Non sempre riesco a viverla a causa dei troppi impegni, ma sono nata in periferia e ho vissuto gli anni della mia fanciullezza giocando nei campi, tra le zolle di terra, in mezzo al grano. Abito in campagna e non vivrei mai in città, anche se.. mai dire mai!!


Eheheh come dicevo prima, grande punto interrogativo! Adesso lasciamo il romanzo per parlare un po' di te e dei social. Come gestisci la promozione dei tuoi scritti in social come Instagram?


Che tasto dolente! Ora mi guadagnerò dei nemici.

Prima di risponderti, vorrei accompagnarti nel mio backstage e raccontarti il mio rapporto coi social. Nonostante le apparenze, amo la solitudine e l'essenzialità. Non mi piace perdermi in chiacchiere inutili e non amo le critiche distruttive. Anche se non ho problemi a parlare davanti a un folto pubblico, mettermi in mostra non fa per me. Inoltre, se non sono stimolata, tendo ad annoiarmi facilmente.

Dopo questa premessa è facile fare le somme: usare i social per divulgare la conoscenza delle mie opere e del mio lavoro è obbligatorio. Se non mi autopromuovo, nessuno leggerà i miei libri e il mio intento di diffondere messaggi d'amore (a trecentosessanta gradi) e far vivere emozioni vere rimarrà soltanto un sogno.

Non sono una Social Media Manager esperta, ma cerco di organizzare il lavoro di promozione in anticipo, pianificando i post, i reel e le storie da pubblicare in base al messaggio che desidero trasmettere. Predispongo il layout dei post secondo il mio gusto personale, estraggo le frasi più significative, scelgo le immagini giuste. Uso Canva per creare le card e con Meta Business programmo la pubblicazione.

L' autopromozione è un lavoro e come tale va gestito; richiede impegno, organizzazione e costanza. Anche se è una noia mortale!


È difficile essere "presi sul serio" in un social che tende sempre più alla sola promozione dell'estetica? Te lo domando perché è un aspetto che mi dà da pensare sulla mia pagina di recensioni. Non comprendo mai quanto io venga letta e quanto seguita "tanto per".


Potremmo parlarne per giorni. Ovvio che sono d'accordo con te. Viviamo in un mondo che si basa sull'apparire: l'aspetto fisico è più importante di ciò che possiamo dare agli altri. Siamo troppo concentrati su noi stessi e poco sull'amore che abbiamo da donare. Non vorrei essere fraintesa. Amarsi e ritrovare se stessi è fondamentale, ma è un lavoro solitario, di interiorizzazione ed evoluzione, propedeutico alla missione più grande a cui siamo chiamati: donare amore. È vero, è difficile essere presi sul serio, letti per ciò che abbiamo da dare e non per ciò che gli altri si aspettano da noi.

Però in tutto questo ho imparato una cosa: devo fare quello che sento nel cuore e che ritengo giusto, indipendentemente dai cliché e dalle mode. L'importante è essere fedele a me stessa. Ed è ciò che auguro a ognuno.


Hai in cantiere altri romanzi?


Oh sì! Con questa domanda apri una voragine, potrei parlare per ore!!

Prometto di essere breve e cercherò di non fare spoiler.

Ho appena terminato un romanzo a cui ho lavorato per anni e che ho riscritto più volte. Il nome in codice è Rosa&Michele. Finalmente, dopo numerose revisioni, ho capito perché occorreva così tanto per arrivare dove volevo. Lo scopo di R&M è la cosa che mi emoziona di più e ha già un titolo meraviglioso.  È nelle mani delle mie Beta Reader e appena lo avrò terminato inizierò a cercare una Casa Editrice.

Oltre a questo ho altri due progetti di scrittura aperti: una raccolta di racconti noir (nome in codice: Il papa) e un romanzo molto particolare (nome in codice: Grimilde) che non vedo l'ora di scrivere. Nel mio quaderno dei sogni c'è anche un altro progetto immenso, al quale sto lavorando in parallelo e che spero di realizzare, prima o poi.


Un consiglio a chi vuole approcciarsi alla scrittura?


Di consigli se ne possono dare tanti, ma considerando ciò che ho toccato con mano negli ultimi anni, vorrei dare solo un suggerimento: di autori è pieno il mondo, oggi tutti vogliono diventare scrittori, chiunque può pubblicare facilmente e in tanti si arrogano in diritto di considerarsi tali senza esserlo davvero. Scrivere è un mestiere. Lo scrittore è un artigiano (diceva il mio maestro).

Se compro una tavola di legno, comincio a segare, inchiodare e verniciare non per questo posso considerarmi un falegname. Potrò farlo quando riuscirò a realizzare un mobile che possa essere venduto, usato e apprezzato. Lo stesso vale per i libri.

Per chi vuole approcciarsi alla scrittura do solo questi consigli (e non sono pochi):

  • leggete tantissimo (almeno 30 libri l'anno, di vario genere),
  • studiate i manuali di scrittura e iscrivetevi a un corso (tornate a scuola),
  • fate leggere agli altri il vostro lavoro e accettate le critiche (sono un bene),
  • investite (non pubblicate senza un editing professionale e curate la grafica),
  • chiedete un parere professionale.
  • Infine, cosa più importante: scrivete solo se avete una storia che valga la pena di essere raccontata, una storia che emozioni, regali sorrisi, lacrime, e contenga un messaggio.

In caso contrario, trovatevi un altro hobby.

Severa ma giusta la nostra Roby! Sincerità imprescindibile per dei consigli, grazie! Siamo giunte alla fine della nostra chiacchiera... Ti ringrazio di cuore, è stato bello, mi sono sentita come se fossimo in salotto con un caffè, insieme. Vorresti aggiungere qualcosa per i nostri lettori?

Chi desidera seguirmi, può farlo attraverso i social (Instagram, Facebook; sono anche su Twitter e TikTok più raramente).
Inoltre, da pochi mesi e con enorme soddisfazione (lo desideravo da anni), ho lanciato la mia newsletter in cui aggiorno i lettori sulle novità riguardanti la scrittura, la lettura e i miei hobby.Contiene anche qualche spunto utile di riflessione, consigli e, in ogni numero, ci sarà un nuovo brano da leggere.Appena nata, è ancora in evoluzione, tutta da scoprire e da costruire ma spero di poter creare qualcosa di utile e interessante.Ho idee interessanti per il futuro!Per chi volesse iscriversi, questo è il link: https://dashboard.mailerlite.com/forms/480658/91243812056204733/share. 

Vi aspetto! 

Ho anche un sito che è navigabile qui: https://www.robertamarcaccio.com/


Qui si conclude , un saluto a tutti e, come sempre, se volete scrivetemi!

A presto!

-K

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